Riporto di seguito una recensione:

Enemy Territory: Quake Wars


Casa: Activision | Sviluppatore: id Software | Piattaforma: PC | Data di uscita: disponibile | Giocatori: 1 | Multiplayer online: 2-64 | Versione: europea | Lingua: inglese


[19/10/2007]

Mai l’invasione di una crudele razza aliena fu tanto gradita.

Dopo aver viaggiato nel cosmo delle versioni beta e dei demo, la feroce armata Strogg ha finalmente raggiunto il nostro pianeta, con l’obiettivo di trasformare l’intera razza umana in utile materiale genetico per la produzione di cyborg. Tale disdicevole proposito viene contrastato dalla Forza di Difesa Globale (GDF), un esercito internazionale munito di armi e veicoli allineati al livello tecnologico raggiunto nell’anno 2060. I 12 fronti di battaglia scaturiti dalla collisione tra i due schieramenti fanno da sfondo al secondo lavoro di Splash Damage, uno sparatutto in prima persona tattico online capace di innovare il genere in molte direzioni, traendo spunto dal successo ottenuto dal gratuito Wolfenstein: Enemy Territory. A differenziare Enemy Territory: Quake Wars da serie rinomate quali Battlefield è già il menu iniziale, con cui è possibile impegnarsi in 4 diverse campagne distribuite su altrettanti continenti (Africa, Europa, America del Nord e Oceania) o puntare su una mappa specifica per una partita più rapida, rinforzando le file degli invasori o quelle dei terrestri. A ogni campo di battaglia è abbinata una ben definita serie di obiettivi, che non sono la semplice espugnazione di una casamatta o la conquista di un maggior numero di basi rispetto agli avversari. Nella guerra che fa da prologo alle avventure solitarie della serie Quake che tutti gli appassionati di FPS conoscono bene, le battaglie si vincono, per esempio, costruendo ponti, disabilitando gli scudi difensivi del nemico con una carica esplosiva ben piazzata e rubando un prezioso disco contenente i segreti tecnologici dell’avversario. Obiettivi che possono essere raggiunti solo tramite la concertazione di Ingegneri, Covert Op, Medici, Field Op e semplici soldati. In linea generale, si potrebbe dire che in tutte le mappe vi è una squadra assalitrice che deve portare a termine 3 o 4 obiettivi e una che ha il compito di difendersi fino allo scadere del tempo, ma tale semplificazione non renderebbe giustizia alla soddisfazione ottenibile dal riuscire a completare la costruzione di un generatore, nonostante l’aera circostante sia bersagliata da una miriade di colpi alleati e nemici. Altrettanto ingiusto sarebbe descrivere le classi selezionabili come se fossero speculari tra i due eserciti. Certo, il soldato terrestre richiama chiaramente l’Aggressor Strogg, vantando le armi più esplosive e avendo il compito di piazzare cariche detonanti sui bersagli da distruggere. Già prendendo in considerazione i Medici e la loro controparte strogg Technician, però, sono riscontrabili alcune sostanziali differenze, legate al fatto che gli addetti “alla riparazione� dei soldati cyborg possono non solo rianimare i compagni feriti, ma anche trasformare i cadaveri degli avversari in punti di rinascita per i propri alleati (spawn, in gergo).

PER TUTTI I GUSTI

La varietà sembra essere il tema dominante degli scontri in Enemy Territory: Quake Wars. A partire dalle ambientazioni, che includono deserti, foreste di conifere, distese artiche e sobborghi cittadini, fino a giungere all’approccio allo scontro, che varia sensibilmente in base alla classe scelta. Chi ama gettarsi nella mischia può indossare la divisa del soldato, o gli impianti cibernetici dell’Oppressor, imbracciare fucili d’assalto e HyperBlaster e ingaggiare duelli corpo a corpo che richiamano, in parte, l’intensità tipica dei deathmatch di Quake. Chi preferisce un approccio più ragionato, invece, è libero di optare per le classi Ingegnere e Constructor, così da posizionare sapientemente torrette difensive antiuomo, anti-veicolo e anti-artiglieria. Richiedere il dispiegamento di attrezzature di supporto è particolarmente facile: dopo aver selezionato l’apposito strumento di posizionamento, è sufficiente trovare una zona di terreno piana controllata dalla propria fazione e attendere per alcuni secondi l’arrivo di una capsula interorbitale o il passaggio di un imponente elicottero trasportatore. Field Op e Oppressor possono richiedere, nello stesso modo, strumenti ben più aggressivi come il Rail Howitzer, il mortaio al plasma, il Dark Matter Cannon e il devastante Hammer, pezzi d’artiglieria che, una volta posizionati, possono essere diretti sul bersaglio utilizzando delle specifiche ottiche di puntamento. Quando lo scontro si fa duro ed è necessario concedere un po’ di respiro ai propri compagni di squadra, queste due classi possono richiedere il passaggio di un jet o l’intervento di una delle astronavi madri, scaricando sul campo di battaglia una consistente dose di morte e distruzione sotto forma di bombe e massicci raggi energetici. I veicoli a disposizione dei due eserciti non sono meno eterogenei: agli APC (i trasporti corazzati, anfibi e non), ai motoscafi e agli elicotteri della GDF, gli Strogg contrappongono un hovercraft antigravitazionale, un veloce mezzo terrestre capace di travolgere la fanteria nemica, un’agile navicella e un impressionante mecha, il Cyclops, in grado di calpestare soldati e di sommergere di plasma le basi avversarie. Al possente bipede, gli umani rispondono con una più elevata capacità di trasporto dei soldati e con l’MCP, un posto di comando mobile pesantemente corazzato e dotato di un consistente volume di fuoco. Nonostante il suo lento spostamento causi la presa di nuovi territori da parte delle forze GDF (la cui vittoria, in alcune mappe, è legata alla posizione di questo mezzo, che va attentamente guidato, scortato e riparato) e la conseguente possibilità di piazzare nuove torrette, l’MCP non è un veicolo impiegabile liberamente, quanto uno strumento indispensabile al raggiungimento di alcuni obiettivi. Completano il ricco panorama l’Husky, una veloce moto quad con cui arrampicarsi sui terreni più impervi, e l’Icarus, un jet pack munito di una discreta capacità di elevazione. Due veicoli che strizzano l’occhio ai Covert Op e agli Infiltrator, desiderosi di insinuarsi oltre le linee nemiche, aggirando il fronte della battaglia e percorrendo i ripidi pendii poco trafficati dalla fanteria.

CARATTERISTICHE PECULIARI

La natura futuristica e aliena delle forze in campo offre a Enemy Territory: Quake Wars possibilità impensabili per gli FPS che riproducono le tecnologie del nostro secolo. In nessun altro titolo è possibile riparare veicoli e torrette, o uccidere a distanza i nemici appostati dietro un muro difensivo, tramite robot-droni volanti, né sabotare un congegno avversario dopo aver acquisito le sembianze di un nemico ucciso. Ricchi di potenzialità sono anche il teletrasporto degli Infiltrator (simile a quello presente in Unreal Tournament), la capacità degli Oppressor di difendere i passaggi forzati della mappa tramite scudi energetici e la facoltà dei Medici di cancellare, con un colpo di defibrillatore, i punti di spawn prodotti dai Technician. Tali caratteristiche, unite a un controllo dei mezzi che assiste i principianti, ma esprime le sue vere potenzialità in mano ai piloti esperti, tramutano le partite in appassionanti scontri affrontabili sia con assalti tradizionali, sia con strategie più “subdole�. Un gruppo di 5 soldati ben addestrati, a bordo di un velivolo Bumblebee, può dominare dall’alto l’intera squadra avversaria, che però è in grado di ribaltare la situazione grazie all’azione furtiva di due soli infiltrati. Il bilanciamento di alcune armi verrà probabilmente affinato con l’arrivo delle prime patch (cui sarà affidato anche il compito d’introdurre più mappe in cui siano gli Strogg ad attaccare). Sin da ora, però, è possibile godere di una giocabilità ricca di inedite raffinatezze: con la pratica, per esempio, si scopre che le granate fumogene non limitano la ricezione delle torrette antiuomo, trasformandole in trappole letali, o che gli scudi strogg sono resistenti anche ai proiettili di grosso calibro, ma vengono attraversati come burro dal una granata ben piazzata. Tanta varietà, unita allo spirito di squadra e al senso d’urgenza trasmesso dalla presenza di obiettivi e missioni secondarie, danno vita a un titolo che offre divertimento immediato e una longevità da brividi sia ai giocatori disimpegnati, sia ai più organizzati membri di clan. Enemy Territory: Quake Wars verrà certamente adottato in tutte le competizioni di alto livello e merita di trovare posto nella collezione di ogni appassionato munito del giusto hardware. La Railgun a disposizione degli Strogg ha tempi di ricarica più elevati, rispetto a quella tanto apprezzata nei deathmatch di Quake, ma la possibilità di colpire gli avversari lontani a bordo di un motoscafo, unita alle sensazioni offerte da una battaglia in grande stile, promettono di lasciare – ancora una volta – un segno indimenticabile in ambito multiplayer.

Voto finale: 9/10

http://gamesradar.futuregamer.it/




Un eccellente FPS tattico online, in grado di soddisfare gli istinti bellici degli appassionati più esigenti, e dotato di estrema rigiocabilità. Chi vuole farsi strada nelle classifiche su Internet e può sacrificare i prossimi mesi in nome della battaglia per la Terra, non dovrebbe guardare altrove. Voto: 9

Alcuni screenshot:







Trailer:



Sito ufficiale:

http://www.enemyterritory.com/

bello proprio...

appena lo trovo lo compro sono fan della saga quake dal primo episodio

anche io sono un fan della saga di Quake... comunque non è un sequel di Quake IV, ma è un mezzo successore di Wolfenstein: Enemy Territory (altra grandissima serie quella di Wolfenstein!), anche se per la verità è un gioco completamente nuovo...

si si lo so cmq cronologicamente si inserisce prima di quake2 in quanto è abientato sulla terra quando gli strogg tentano l'invasione