leggete bene questa traccia


nel 18 dicembre 2007 ,l’assemblea generale dell onu ha approvato la moratoria sulla pena di morte.104 paesi si sono espressi favorevolmente ,54 hanno manifestato la loro contrarieta(tra questi u.s.a )e 29 si sono astenuti.<esamina attentamente la questione ed esprimi le tue considerazioni in merito

dovete trovarmi o farmi un tema su questo da 4° superiore quindi ben fatto grazie pago subito in contanti

Ma nn dire ideozie nessuno te lo farebbe un tema cosi' difficile neanche per quei crediti, prova a trovare degli aiuti sui siti degli studenti in Google e provaci!!!

sei pregato di nn rompere le p**** se devi scrivere robe del genere

E' sl un consiglio, comq lo scoprirai da solo!!

prova a documentarti sull'argomento e a farlo da solo, son sicuro che qua non trovi nessuno disposto a fartelo

SE DOVETE DIRE STE COSE NON SCRIVETE...e dai

L’Onu ha deciso: il boia va fermato. Il 18 Dicembre alle 11.45, ora di New York , l’assemblea generale delle nazioni unite con 104 voti a favore e 54 contrari ha approvato la risoluzione sulla moratoria della pena di morte. L’Onu con tale provvedimento chiede ai 192 Stati membri di adottare una moratoria dell’esecuzioni in vista della loro abolizione definitiva. L’assemblea ha dunque seguito l’orientamento della commissione per i diritti dell’uomo che il 15 Novembre di quest’anno aveva già approvato la risoluzione. È un risultato storico che premia tutti coloro che da anni hanno impegnato tempo ed energie in tutto il mondo per dire no alle uccisioni di Stato, a tutti coloro che hanno speso fino ad ora la loro vita per urlare il proprio dissenso. Voci libere e forti, che fino a ieri sembravano perdersi nel vento e che invece oggi finalmente sembrano essere state ascoltate.

La risoluzione non ha un carattere giuridicamente vincolante, gli Stati membri sarebbero formalmente liberi di non recepirla, ma è innegabile che il provvedimento ha una fortissima carica politica che i vari paesi non potranno ignorare. Già il prossimo anno il segretario generale dell’Onu Ban Ki-mon dovrà redigere una relazione su quelli che saranno stati i risultati ottenuti in tutto il mondo dalla risoluzione. Per la prima volta quindi l’assemblea generale delle nazioni unite pone tra le proprie responsabilità quella di monitorare i vari paesi per indurli progressivamente a debellare la pena capitale. E gran parte del merito di questo successo va in primo luogo all’Italia, la quale è stata finora la vera protagonista dell’intera battaglia, facendosi carico dell’onere di proporre e portare avanti l’iniziativa, prima davanti all’unione Europea e poi davanti all’Onu, prodigandosi per mantenere forte e compatta la coalizione di quegli Stati che da sempre si erano mostrati a favore di una moratoria, ma anche e soprattutto per spingere alcuni paesi, come l’Algeria o il Ruanda , che in passato si erano astenuti dal voto, o dimostrati contrari, a cambiare favorevolmente il proprio orientamento.

L’Italia attraverso 150 incontri diplomatici avvenuti negli ultimi mesi con ambasciatori di altrettanti Stati, è riuscita a fare breccia in un muro che fino ad ora appariva insormontabile. La sapiente opera di persone come Emma Bonino, Massimo D’Alema e l’ambasciatore italiano Marcello Spatafora è stata fondamentale per costruire le basi di questa vittoria. Un successo, quello del nostro paese, che ci fa tornare protagonisti nel mondo, e che fa nuovamente risplendere il nostro faro di civiltà che ultimamente era apparso un po’ offuscato. E questo è un segno ancora più evidente, per chi ne avesse ancora bisogno, che le vere battaglie, quelle per cui vale la pena vivere o morire, si combattono senza armi, e che per essere protagonisti nel panorama internazionale non serve partecipare ad alcuna guerra. Questa vittoria costituisce un raggio di sole nel mondo, in un presente ancora alquanto oscuro.

E dietro questo risultato vi sono tanti uomini e tante donne che hanno lottato perché esso potesse essere raggiunto. In particolare tutte le persone che compongono l’associazione “Nessuno tocchi Caino�, a partire dal suo presidente Sergio D’Elia, che per primi e più di tutti si sono mossi nel nostro paese affinché il problema della moratoria della pena capitale fosse discusso in tutte le sedi istituzionali, dal parlamento italiano fino all’assemblea generale dell’Onu. E non possono essere dimenticati i radicali italiani a partire da Marco Pannella, che da sempre hanno lottato anima e corpo, e non è una metafora, affinché l’abominio della pena di morte nel mondo fosse contrastato.

La risoluzione, come ha sottolineato anche il nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è solamente un primo passo in quel lungo cammino che porterà un giorno alla completa abolizione della pena capitale. Ma è evidente che qualcosa nel mondo stia già cambiando, e che il raggiungimento di questo traguardo proprio in questo periodo non sia casuale. Gli Stati Uniti, da sempre difensori della pena di morte, l’hanno di fatto sospesa da qualche mese in attesa del giudizio della Corte Suprema, che dovrà pronunciarsi sulla legittimità dell’iniezione letale, strumento usato nella quasi totalità degli Stati Usa per dare la morte al condannato. Inoltre è notizia di qualche giorno fa che lo Stato del New Jersey ha emanato una legge con la quale abolisce la pena di morte sul proprio territorio, portando quindi a 14 il numero degli Stati uniti dove la pena capitale non è ammessa. È chiaro quindi che anche negli States sia in atto un vero e proprio ripensamento. E anche, dall’altra parte dell’oceano, la Cina , che ad oggi è il paese in cui viene effettuato il maggior numero di esecuzioni, in questo suo costante processo di apertura all’occidente, a maggior ragione oggi che tutti gli occhi del mondo le sono puntati addosso a causa delle prossime olimpiadi, sta lentamente mutando il proprio orientamento in tema di tutela dei diritti umani e in tema di pena capitale.
Il mondo è ad una svolta, ma questa svolta è appena iniziata. L’Organizzazione mondiale delle nazioni unite, ovvero formalmente il più alto organo istituzionale esistente sul pianeta, ha espressamente riconosciuto l’assurdità e l’inutilità della pena di morte, auspicandone immediatamente la sua sospensione. Sono solo parole, è vero, ma sono così importanti e significative che ci sono voluti decenni prima che l’Onu le pronunciasse. La speranza ora è che non restino solamente tali, e che invece trovino ovunque applicazione. E quindi che qualcuno fermi il boia, che qualcuno impedisca alla sua mano di uccidere ancora.

Messaggio modificato da the best of goku il Jan 4 2008, 07:01 PM

Letto bene le consegne?

va bene??

cmq se nn ti va bene la parte finale caso mai fai tu qualche considerazione...

Messaggio modificato da the best of goku il Jan 4 2008, 07:04 PM

si ora cotrollo 5 minuti

grazie dei crediti majin

Messaggio modificato da the best of goku il Jan 4 2008, 07:18 PM