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Inviato da: Vegeta666 il Feb 21 2008, 05:44 PM

Chi di voi ha letto questo stupendo ed enigmatico racconto? Non è molto lunga kome storia, se volete potete leggerla http://www.readme.it/libri/Letteratura%20Americana/Bartleby,%20lo%20scrivano.shtml
Quì ce la trama per ki vuole rovinarsi il racconto
Bartleby, lo scrivano, è un piccolo capolavoro di Melville. In un racconto di poche decine di pagine un notaio descrive la storia di un suo impiegato, appunto Bartleby, che lavora per quattro centesimi a pagina di cento parole. Bartleby è lo scrivano più strano in cui si è imbattuto: non cammina, non beve caffè o birra, vive di noci di zenzero e fissa sempre il muro. Vive la sua vita in solitudine, in completa mancanza di amicizie. Melville scrive che “era la sua anima a soffrire” e che “sembrava solo, assolutamente solo nell’universo”. Bartleby è totalmente estraniato dall’ambiente di lavoro. E’ un uomo che non sa parlare e che rifiuta di fare. Ad un tratto inizia a non svolgere più le mansioni a cui era destinato. Ad ogni comando del notaio risponde: “I would prefer not to”(preferirei di no). Quando viene licenziato la resistenza passiva di Bartleby diventa attiva: infatti occupa abusivamente l’ufficio giorno e notte. Una volta tradotto in prigione rifiuta di mangiare e muore di fame.
Ditemi ke ne pensate, secondo me l'idea dello scrivano ke con la sua passività ha un ruolo dominante(attivo) è geniale, vabbè poi questa storia(più di altre) si presta a milioni di interpretazioni completamente diverse ma nn per questo meno valide

Inviato da: goanh il May 30 2008, 07:28 PM

ma che storia è scusa nn capisco nnt

Inviato da: tom il May 31 2008, 04:16 PM

la storia nn è granchè al limite se lo compra 1 mio amico me lo faccio prestà per vedere

Inviato da: _sPiDeRmAn_ il May 31 2008, 07:15 PM

va bhè,è un semplice rakkonto fra un pò se mi ingozza la leggo...

Inviato da: Vegeta666 il Jun 26 2008, 11:08 PM

vabbè nn prendetela kome un'offesa ma mi sa ke siete un po pikkolini per capire la psicologia di questo libro...

è una storia molto profonda e incisiva, bisogna leggere il tutto da un punto di vista psicologico...


la storia è bellissima anke se breve...pensa ke lo scrittore è quello ke ha scritto moby-dick


km ho già detto nn è un semplice racconto ma una riflessione psicologica sulla società dell'epoca e poi il finale ti colpisce kome un pugno alla bocca dello stomaco